sabato 27 ottobre 2012

Cinemanìa: Intervista a Robert (seconda parte)

imagebam.com 

Intervista a Robert.
ROBERT PATTINSON: MORSO DALLA FAMA

L'attore ci sta attendendo per la nostra intervista al Four Season Hotel in Los Angeles, vestito in modo casual, jeans e una camicia a maniche corte sopra una maglietta. Il suo cappello, copre la maggior parte dei suoi capelli ed ha una sigaretta elettronica che fuma tra una risposta e l'altra. E' stanco; questa è la sua millesima intervista in una lunga giornata dedicata ai giornalisti, dopo un weekend promozionale a parlare del suo ruolo nel film finale della Saga di Twilight.

E' da ammirare che Rob lasci tutte queste cose da parte, sorrida durante la nostra intervista e dia sincere, intelligenti e uniche risposte.

Parlaci di Edward in questo film. Sono successe molte cose da quando hai cominciato ad interpretarlo.
Ho avuto a che fare durante tutta la serie con questioni fondamentali, e credo che Stephenie [Meyer] conosceva già questo aspetto della sua personalità. Il momento in cui Bella torna da vampira, loro stanno entrambi bene. Lei è la miglior vampira-umana che sia mai esistita, così lui non ha più niente da temere, e niente può accadere alla loro piccola bambina, lei è una figlia fantastica. Credo che una delle differenze in questo film è che lui è molto più eccitato che negli altri. Adesso ha qualcosa che lo motiva, ed è sempre una cosa interessante da interpretare. Finalmente, non si deve più preoccupare di niente, sa che deve proteggere sua figlia, ma non ha dubbi su come farlo. E' stato molto bello interpretarlo come una persona più sicura, un completo cambiamento.


Ti mancherà questo personaggio o sei contento di lasciartelo alle spalle?
Non lo so. Se Stephenie scrivesse un altro libro dopo Breaking Dawn nel quale accade qualcosa di pazzesco, mi piacerebbe ri-interpretarlo. Ma non troppo a lungo. (ride e lancia uno sguardo malizioso). Non avrei mai immaginato che il quarto libro venisse diviso in due parti, perchè quando ho firmato per fare questi film, non avevano ancora diviso i due ultimi film di Harry Potter. Nessuno conosceva ancora questa nuova tendenza a dividere l'ultimo libro in due parti. (ride)

Credo che girare gli ultimi due film non sia stato facile...
Girarli allo stesso tempo è stata dura, e, quando abbiamo girato quest'ultimo, ci sono state differenti direzioni unite, perchè c'erano molte sequenze di azione. Dovevamo filmare cose che nessuno di noi veramente sapeva come sarebbero stati poi nella versione finale. Nella prima versione del film, c'è una scena della lotta finale, che si suppone debba essere un segreto, ma tutti lo sanno e sarà intorno agli ultimi 45 minuti. Una veramente, veramente lunga scena di lotta. Ci abbiamo lavorato per due mesi e mezzo in uno studio con le pareti verdi, la neve falsa e una quantità enorme di ore da filmare al giorno. Abbiamo passato così tanto tempo sommersi dal verde che quando abbiamo lasciato lo studio tutti continuavano ancora a vederlo. E' stato pazzesco.

Come ti ha cambiato questa saga?
E' interessante. Molte persone diventano matte quando devono fare un film con queste caratteristiche. Specialmente nel momento in cui perdi completamente la tua vita sociale e devi creartene una nuova. Io sono stato fortunato ad avere gli stessi amici da più di 10 anni, prima che tutto questo accadesse, e non ho alcun interesse nell'incontrarne di nuovi (Ride). Così non è cambiato molto, veramente. Devi anche cercare di non vedere le persone in un modo diverso, e certe volte è davvero facile perchè spendi molti anni nel quale l'intero mondo ti chiede sempre le stesse cose, ancora e ancora. Non solo i giornalisti, le persone in generale, le persone della tua vita giornaliera, stranieri, tutti ti chiedono le stesse cose ed è strano. Inoltre, sai che dopo ti racconteranno qualcosa di te e questa è sempre una sensazione strana. Così hai bisogno di stare concentrato sulla realtà, ancora e ancora (ride).

Ti vedi fare prossimamente un altro franchise? o preferisci fare film indipendenti?
Se è un buon franchise, non ci sono problemi. Ogni film che hai fatto alla fine diventa un franchise (ride), ma ti posso dire che c'è qualcosa di molto bello nel distribuire un film con un grosso studio, dietro di te; ci sono più garanzie che la gente lo guardi. Hai un buon team di persone che ci lavorano. In quel caso, mi piace il sistema di lavoro di uno Studio.

Abbiamo visto Kristen Stewart arrivare per prima a questa certezza, proprio a causa di questo sistema. Sei diventato più coraggioso e hai corso più rischi avendo lei al tuo fianco?
Un sacco. Mi ricordo quando mi mandarono il copione per Cosmopolis, dovevano cominciare le riprese di Breaking Dawn e chiedevo a tutti se avrei dovuto accettare. Sapevo che mi piaceva, ma stranamente non sapevo cosa fare. Ho chiesto a Kristen di leggere il copione e lei mi ha detto. "Di cosa diavolo stai parlando? Devi farlo! E' Cronenberg!" (Ride). Questo ha influenzato la mia decisione, ovviamente. Kristen è la prova vivente che puoi avere succecsso solo facendo cose che lei trova specificatamente interessanti. Lei non ha mai preso deicisioni pensando alla sua carriera, è solo qualcosa che si fa lavorando, ancora e ancora molto di più con il tempo che passa. E' una buon metodo di lavoro per qualcuno.

L'esperienza di Cosmopolis ti ha cambiato?
Solo aver ottenuto la parte, ti cambia molto, e niente di deve imporre di interpetarlo. Non riesco a credere di non aver mai fatto un film così prima d'ora. E' ridicolo. Mi ha reso un po' pazzo. 

Da quanto tempo non lavori?
Praticamente un anno, ma in quel momento dovevo promuovere tipo quattro film (ride istericamente), il che è ancora ridicolo. Sento come se questo sia il mio intero lavoro perchè è tutto quel che faccio. Prima, pensare di avere un film di Twilight dopo tutti gli altri progetti, mi faceva meno paura. Ma, presto questo finirà, e realizzi che non è semplice prendere decisioni. Credo, in parte, che sia il fatto che io stia diventando vecchio. Ora posso fare diverse cose. Ho iniziato a adattarmi a ruoli differenti e, ovviamente, non posso più interpretare uno studente (Ride).

Quindi non è stata una pausa intenzionale...
C'è stato qualche tempo dove non riuscivo a trovare nulla. E, improvvisamente, qualche mese fa, ho trovato un mucchio di cose, tutte in una volta. Ma nessuno di questi progetti partirà durante quest'anno. Autunno, primavera e estate sono pieni, quattro film in una volta, ma mi hanno dato molto tempo per essere in grado di organizzarmi. Ho veramente voglia di ricominciare a lavorare.

Mission: BlackList, il quale racconta la storia di un soldato americano che deve trovare Saddam Hussein, è attualmente il tuo prossimo progetto..
Credo di sì. Il regista è in Iraq, sta nello stesso posto dove questo ragazzo ha alloggiato. Mi ha mandato delle foto. E' pazzesco. Ci piacerebbe filmare in Iraq, ma sta diventando davvero difficile a causa della sicurezza. Mi chiedo se l'Afghanistan sia una buon posto per replicare l'Iraq (ride).

Era scritto in qualche modo, che ha attirato la tua attenzione?  Di quale tipo di libri di piacerebbe essere l'autore?
Sicuramente qualcosa tipo '50 Sfumature di Grigio' (Ride istericamente). Vorrei davvero averlo scritto e aver invertito i ruoli: far diventare la donna quella che punisce l'uomo. Sarebbe stato molto più divertente. Qualcosa tipo 'Misery', ma lui ama davvero essere in quella situazione.

Sei stato inseguito dall'ombra della fama per anni. Hai mai fatto nulla per evitare tutta l'attenzione pubblica?
Non funziona niente. Qualche volta cerchi di fare le tipiche cose tipo metterti un cappello e gli occhiali da sole. Alla fine diventa una cosa di dove vai specificamente, ci sono certi posti dove le persone non si aspettano di trovarti. Certe volte questo funziona, ma non sempre. Una volta sono andato in una riserva Indiana in New Mexico, c'era un piccolo paese nel mezzo del nulla, con 200/300 abitanti, esco dalla macchina e letteralmente, cinque minuti dopo, qualcuno si è avvicinato a me dicendomi: 'Robert?'. Non riuscivo a crederci. Ma normalmente l'unica cosa fastidiosa sono i paparazzi o chiunque ti segua. E' irritante. Quando le persone ti amano, è fantastico. Non devi infastidirti di quello. Ti dirò anche che il 90% delle persone che si avvicinano a me sono molto intimidite. Mi dicono cose tipo: 'Mia cugina di 3 anni è una tua grande fan.' Non sono mai loro i fan (ride).

La nostra chiacchierata è finita con un'altra grande scena di umiltà da parte dell'attore. Un mucchio di cose sono cambiate nella sua vita da quando è stato lanciato nel mondo del make up di Edward Cullen, per la prima volta. Ma sembra che la fama non gli abbia dato alla testa.



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