giovedì 29 maggio 2014

Nuova intervista di Robert su Hello Magazine (Cannes) + Traduzione


Hello Magazine: Ti piace la pressione esercitata da Cannes? Rob: Decisamente. E' un tipo di energia differente e non è come una normale premiere, alla quale partecipano solo gli amici dello studio o qualunque altra cosa. C’è la possibilità effettiva che le persone giudichino il tuo operato esprimendo i loro pareri in proposito. Il che è molto stimolante. Penso che le persone siano oggettivamente molto più interessate, parlano del film, non si recano alla proiezione con la convinzione che a seguire ci sarà un party,no, sono davvero interessati al film. In The Rover, il tuo personaggio,Rey, impara a sparare. Ti senti a tuo agio con le pistole? Non proprio, non sono un grande fan delle armi. Penso che sia piuttosto strano, parlo della gente con le pistole, lo trovo molto stupido. Voglio dire, credo che la gente dovrebbe semplicemente sbarazzarsene. Cosa pensi della violenza nei film? Non ho mai apprezzato i film nei quali ci si abbandona alla violenza. Penso solo che è una specie di lordo. Non lo so - non voglio vedere qualcuno di essere torturato. Penso sia un genere grossolano. Non so, non ho proprio voglia di guardare qualcuno mentre viene torturato. Sei protagonista insieme a Guy Pearce. E' stato divertente? Ti ha intimidito? No, ma devo dire che lui è davvero molto forte, così quando venivo sbatacchiato da una parte all’altra sentivo molto male. E questo accadeva per gran parte del tempo. Lui è considerato un grande attore. Questo è importante per te dal punto di vista lavorativo? Sì,al 100%. Ho sentito alcuni attori che dicevano di non essere interessati alle recensioni, che non hanno alcuna preoccupazione di sorta,e che pensano solo a ciò che stanno facendo. Penso che in realtà tutti si preoccupino dell’idea della gente. Ti sono piaciute le riprese nell’ Outback australiano? Mi sono piaciute molto. E' tutto così strano, non c'è nulla per chilometri e chilometri e tutt’intorno è estremamente tranquillo. Ti piacciono la solitudine e gli spazi aperti? Sì, mi piacciono gli spazi aperti. E anche il cielo stellato. Riesci a stare da solo allo stesso modo in questi giorni? Già. Beh, sì, ma non così, lì si è veramente da soli. Hai finito con i blockbuster con la fine della 'The Twilight Saga'? Sono solo in attesa del regista giusto. Non ho messo alcun punto. Ciò vuol dire che non è detto che non ne farò ancora, è solo che i blockbuster prendono un sacco di tempo nella fase di realizzazione e proprio per questo non ho davvero,davvero,voglia di farne. C’è un sacco di pressione e non sempre si ottengono parti interessanti in grandi film, soprattutto per i più giovani. Ogni volta è sempre la stessa cosa. Ci sono un sacco di adattamenti di fumetti al momento. C'è un personaggio che vorresti interpretare? Non sono mai stato un grande fan di fumetti,fin da bambino, quindi non ho di questi propositi. Devi fare anche parecchi pesi (si riferisce alla palestra). E’ solo una grande seccatura. Puoi dirci qualcosa sul tuo nuovo progetto con Olivier Assayas? E’ film che si basa su una storia vera, racconta di un gruppo di ladri che deruba un negozio a Chicago senza rendersi conto che si tratta di una sorta di facciata della mafia. E’ una storia piuttosto semplice, con una scrittura corposa, che racconta una storia vera in modo geniale. E’ una storia incredibilmente realistica nel complesso. E' davvero cool; davvero, davvero cool. Quindi ti rivedremo di nuovo a Cannes? Speriamo. Sembra la tipologia di film adatta a Cannes, ma è davvero brutale. Anche se sembra un film di gangster che non ha cliché, quindi difficile da realizzare. Hai cantato in Twilight e so che componi musica. Vorresti rilasciare un cd un giorno? Voglio farne uno, ma non so se ho voglia di rilasciarlo. Non mi rapporto veramente bene con le critiche e ne ho già prese tante sul fronte della recitazione. Non sento veramente il bisogno di riceverne anche da altri fronti.

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